Autore/i della scheda: Costantino Di Sante
Dati sul campo
Comune: Sulmon
Provincia: L'Aquila
Regione: Abruzzo
Ubicazione: Via Gorizia 44 - Sulmon
Tipologia campo: concentramento
Numero di posta militare: 3300
Campo per: ufficiali
Giuristizione territoriale: IX Corpo d’Armata
Scalo ferroviario: Sulmona
Sistemazione: accantonamento
Capacità: 20
In funzione: da 10/08/1940 al 08/09/1943
Comando/gestione del campo: Colonnello d’artiglieria Giulio Mazzucchetti (10 agosto 1940 – marzo 1941); Tenente Colonnello dei Carabinieri Renato Bonichi (8 marzo 1941 – 2 aprile 1941); Colonnello dei Granatieri Mario Damiani (2 aprile 1941 – dicembre 1941); Colonnello Giuseppe Santoro (dicembre 1941 – 12 settembre 1943).
Cronologia:
dicembre 1940 viene inviato a Villa Orsini il maresciallo dell’aria Owen Tudor Boyd.
21 dicembre 1941 arrivo a Villa Orsini del generale di brigata Reginald Miles.
16 marzo 1942 sono trasferiti nel campo n. 12 di Vincigliata (FI) 4 generali inglesi (Reginal Miles, Jemes Hardest, Douglas Arnold Stirling e Bertram Armstrong).
8 settembre 1943 i generali con i loro attendenti fuggono dalla Villa.
Presenza dei prigionieri alleati nel campo di Sulmon
Data | Generali |
1.3.1942 | 4 |
1.4.1942 | |
1.5.1942 | |
1.6.1943 | |
1.7.1943 | 1 |
1.8.1942 | 8 |
1.9.1942 | 8 |
31.10.1942 | 11 |
30.11.1942 | 11 |
31.12.1942 | 11 |
1.1.1943 | 10 |
28.2.1943 | 11 |
31.3.1943 | 13[1] |
30.4.1943 | 11 |
31.5.1943 | 11 |
30.6.1943 | 11 |
31.8.1943 | 10 |
Storia del campo
Una delle prime strutture che fu utilizzata per poter ospitare gli alti ufficiali alleati fu Villa Orsini a Sulmona. La Villa di fine Settecento, con annesso parco di circa 60.000 metri quadrati, era la residenza estiva di una famiglia aristocratica italiana e offriva ampi spazi per una permanenza dignitosa degli ufficiali nemici. Requisita dalle forze armate, si trova a ridosso del centro storico della città a circa 6 km dal campo n. 78.
Tra i primi ad esservi ospitati vi fu il maresciallo dell’aria britannico Owen Tudor Boyd, catturato in Sicilia nel novembre 1940. Nei mesi successivi arrivarono anche il generale Adrian Carton de Wiart, fatto prigioniero in Libia nell’aprile 1941, e il brigadier neozelandese James Hargest, caduto nelle mani dell’Asse nel novembre di quello stesso anno, durante l’operazione Crusader; All’inizio del 1942 furono quasi tutti trasferiti nel campo n. 12 di Vincigliata (FI).
Nel settembre successivo vi troviamo internati il major-general sudafricano Hendrik Klopper, comandante delle forze che si erano arrese a Tobruk, e un’altra decina di generali, con rispettive ordinanze.
Le condizioni di vita furono più che dignitose, gli ampi spazi e la possibilità di avere anche un ampio giardino a disposizione rese la permanenza degli alti ufficiali e dei loro sottoposti quasi piacevole, tanto che alcuni di loro ricordano la Villa come un “albergo di campagna”. Nonostante si trattasse di una residenza estiva, era presente anche il riscaldamento e quasi tutte le richieste fatte dai generali furono esaudite dalle autorità militari. Nonostante fu loro proibito di poter fare visita ai propri uomini ristretti nel campo 78, avevano la possibilità di passeggiare in alcune vie della città. Durante queste camminate, sebbene ben sorvegliati, riuscirono ad entrare in contatto con la gente del posto. Quest’aspetto non fu secondario rispetto all’aiuto che alcuni di essi ricevettero dopo l’8 settembre 1943 quando riuscirono a fuggire dalla Villa e, grazie ad alcuni sulmonesi, ad evitare di essere ricatturati dai tedeschi.
La Villa nel dopoguerra è stata riconsegnata ai proprietari che a loro volta l’hanno venduta. Dopo aver funzionato per un periodo come bed & breakfast, da diversi anni è disabitata e si sta assistendo al suo completo e progressivo abbandono.
Fonti archivistiche
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Aeronautica, Gabinetto, b. 70, Verbali e Notiziari della Commissione Interministeriale per i Prigionieri di Guerra
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, A5G, II GM, bb. 116, 117, 118 e 140, Verbali e Notiziari della Commissione Interministeriale per i Prigionieri di Guerra
- Archivio Centrale dello Stato, Onorcaduti, b. 1
- Archivio di Stato de L’Aquila, fondo Prefettura Atti di Gabinetto II Versamento Cat. 1 bb. 10 e 11
- Archivio di Stato de L’Aquila, fondo Prefettura Atti di Gabinetto II Versamento Cat. XIIb b. 100
- Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, H8, b. 79
- Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, L10, b. 32
- The National Archives, FO 916/2598
- The National Archives, FO 916/2598
- The National Archives, WO 224/134
Bibliografia
- Absalom R., A Strange Alliance. Aspects of escape and survival in Italy 1943-45, Firenze, Olschki, 1991 trad. it. L’alleanza inattesa. Mondo contadino e prigionieri alleati in fuga in Italia (1943-1945), Bologna, Pendagron, 2011
- Carton De Wiart A. , Happy Odyssey. The Memoirs of Lieutenant general Sir Adrian Carton De Wiart, London, Jonathan Cape, 1950
- Di Mattia G., Campo 78. The aussie camp, Sulmona, Accademia degli Agghiacciati, 2015
- Insolvibile I., I prigionieri alleati in Italia 1940-1943, tesi di dottorato, Dottorato in "Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche", curriculum “Scienze Umane, Storiche e della Formazione”, Storia Contemporanea, Università degli Studi del Molise, anno accademico 2019-2020,
- La Morgia M.R., Setta M. (a cura di) , Terra di Libertà, Pescara, Tracce-Fondazione Pescarabruzzo, 2014
- Leeming J.F., “Sempre Domani”, storia di un ufficiale inglese, prigioniero di guerra in Italia, Torre dei Nolfi (AQ), Qualevita, 2018 (ediz. in inglese Always To-morrow, 1951)
- Sciuba L., La via dell'onore. Sulmona e il circondario peligno-altosangrino, dal primo bombardamento aereo (27-8-1943) alla ritirata delle truppe tedesche (9-6-1944), Sulmona, Labor, 1996
- Sciuba L., I giustiziati di Sulmona, il Tribunale Militare Tedesco di Guerra a Sulmona nel 1943-1944, Sulmona, Qualevita, 2005