Autore/i della scheda: Isabella Insolvibile

Dati sul campo

Comune: Foggia

Provincia: Foggia

Regione: Puglia

Ubicazione: sconosciuta - Foggia

Tipologia campo: lavoro

Numero convenzionale: 132

Numero di posta militare: 3450

Campo per: truppa

Giuristizione territoriale: IX Corpo d'Armata

Scalo ferroviario: Foggia

Sistemazione: accantonamento

In funzione: da 01/1943 al 08/1943

Comando/gestione del campo: Maggiore Oreste Bonvini

Cronologia:
Gennaio 1943: alcuni contingenti di prigionieri sono assegnati al campo per il lavoro alle piste di atterraggio.
Fine agosto 1943: il campo è disciolto.

Presenza dei prigionieri alleati nel campo di Foggia

Non si hanno dati numerici certi come per gli altri campi. Sappiamo però che nel gennaio 1943 due contingenti di 200 e 450 sudafricani “bianchi” sono assegnati quale manovalanza ai campi di aviazione di Foggia e San Pancrazio Salentino. Sono prelevati dai campi di Tuturano e Torre Tresca.

Storia del campo

Sul campo di Foggia si hanno poche notizie e nessun rapporto dei delegati della potenza protettrice o della Croce Rossa Internazionale, che non vengono mai ammessi al campo. L’assenza di ispezioni da parte degli osservatori neutrali si spiega, con ogni probabilità, con il fatto che i prigionieri assegnati a Foggia sono, per la gran parte, addetti a lavori presso il campo di aviazione, in un impiego direttamente connesso allo sforzo bellico nemico. Il campo nasce infatti come un distaccamento di lavoro al quale affluiscono prigionieri dai siti di Torre Tresca e Tuturano.
Nonostante si tratti di un contesto alquanto turbolento, con i soldati nemici non disposti a svolgere lavori vietati e per giunta in condizioni di pericolo – le piste per l’aeronautica sono target di bombardamenti – il campo resta operativo relativamente a lungo, dalla primavera o addirittura dal gennaio 1943 alla fine di agosto. Le fonti sono discordi nell’attribuire responsabilità di comando: è probabile ma non del tutto certo che i prigionieri assegnati al campo di aviazione lavorino per conto dei tedeschi, mentre quelli addetti all’agricoltura abbiano datori di lavoro italiani.
Non si hanno altre notizie di un campo totalmente scomparso dalla memoria collettiva.

Fonti archivistiche

• Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Aeronautica, Gabinetto, b. 70, Verbali e Notiziari della Commissione Interministeriale per i Prigionieri di Guerra
• Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, A5G, II GM, bb. 116, 117, 118 e 140, Verbali e Notiziari della Commissione Interministeriale per i Prigionieri di Guerra
• Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, H8, b. 79
• Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, L10, b. 32
• Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, M7, b. 3131

Bibliografia

• Insolvibile I., I prigionieri alleati in Italia 1940-1943, tesi di dottorato, Dottorato in "Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche", curriculum “Scienze Umane, Storiche e della Formazione”, Storia Contemporanea, Università degli Studi del Molise, anno accademico 2019-2020,

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