Autore/i della scheda: Costantino Di Sante
Dati sul campo
Comune: Poppi
Provincia: Arezzo
Regione: Toscana
Ubicazione: Villa Ascensione - Poppi
Tipologia campo: concentramento
Numero convenzionale: 38
Numero di posta militare: 3200
Campo per: ufficiali
Giuristizione territoriale: Difesa Territoriale di Firenze
Scalo ferroviario: Arezzo - Poppi
Sistemazione: accantonamento
Capacità: 94
In funzione: da 01/1942 al 09/1943
Comando/gestione del campo: Capitano Brunetto Nannetti (gennaio – marzo 1942); Capitano Luigi Zanzucchi (aprile 1942 – marzo1943); Capitano Emilio Sinigardi (aprile – luglio 1943); Tenente Colonnello Mario Gezza (agosto – settembre 1943)
Cronologia:
Gennaio 1942 viene aperto il campo per ufficiali di Villa Ascensione
Aprile 1942 la struttura viene destinata ai prigionieri di guerra neozelandesi
Novembre 1942 quasi tutti gli ufficiali neozelandesi sono trasferiti al loro posto arrivano altri prigionieri britannici
Giugno 1943 dopo il trasferimento di tutti i prigionieri britannici il campo viene destinato ai soli prigionieri greci
Presenza dei prigionieri alleati nel campo di Poppi
Data | Generali | Ufficiali | Sottufficiali | Truppa | TOT |
1.3.1942 | 81 | 1 | 25 | 107 | |
1.4.1942 | 83 | 2 | 25 | 209 | |
1.5.1942 | 94 | 1 | 24 | 119 | |
1.6.1942 | 94 | 1 | 23 | 118 | |
1.7.1942 | 93 | 1 | 22 | 116 | |
1.8.1942 | 92 | 1 | 22 | 115 | |
1.9.1942 | 87 | 1 | 22 | 110 | |
31.10.1942 | 86 | 1 | 23 | 110 | |
30.11.1942 | 27 | 1 | 23 | 51 | |
31.12.1942 | 58 | 1 | 24 | 83 | |
31.1.1943 | 59 | 1 | 24 | 84 | |
28.2.1943 | 68 | 1 | 25 | 94 | |
31.3.1943 | 88[1] | 1 | 25 | 114 | |
30.4.1943 | 90[2] | 2 | 24 | 116 | |
31.5.1943 | 92[3] | 1 | 24 | 112 |
Storia del campo
Il campo di concentramento di Villa Ascensione per ufficiali fu istituito nel gennaio 1943 in un ex convento di frati cappuccini del cinquecento non lontano dal centro abitato di Poppi. La struttura, utilizzata anche come dimora estiva per i gesuiti e di villeggiatura per orfani, era ben attrezzata per poter ospitare in modo confortevole i prigionieri di guerra di grado superiore che, come previsto dalla Convenzione di Ginevra, avevano diritto a ricevere un trattamento adeguato al loro rango.
Dopo l’arrivo dei primi ufficiali britannici, in gran parte (circa 40) neozelandesi provenienti dal campo n. 85 di Tuturano (BR), il 28 aprile 1942 lo Stato Maggiore dell’Esercito dispone che Villa Ascensione venga destinata esclusivamente ai soli ufficiali neozelandesi. Il nuovo indirizzo prevedeva il trasferimento degli ufficiali inferiori presenti nel campo n. 38 in altre strutture:
- il 6 maggio gli 8 ufficiali inferiori sudafricani al campo n. 17 di Vincigliata (FI);
- il 10 maggio i 6 ufficiali inferiori inglesi al campo n. 35 di Padula (SA).
Mentre l’8 maggio a Villa Ascensione sarebbero arrivati 5 ufficiali inferiori neozelandesi dal campo n. 41 di Montalbo (PC) e altri 2 dal n. 75 di Torre Tresca (BA).
L’intenzione di riservare il campo n. 38 solo agli ufficiali neozelandesi poté essere messa in pratica solo per poco tempo. Nei mesi successivi, durante le controffensive italo-tedesche in Africa settentrionale, furono catturati altri graduati britannici di varie nazionalità ed alcuni furono inviati anche a Villa Ascensione. Così alla fine dell’ottobre 1942, oltre a 87 neozelandesi (6 ufficiali superiori, 75 ufficiali inferiori e 6 di truppa), nel campo vennero ristretti anche 2 ufficiali inglesi e un sudafricano. Nel mese seguente, dopo il trasferimento degli ufficiali neozelandesi al campo n. 47 di Modena, il numero degli internati scese a 51 oltre alla presenza di ufficiali inglesi (23) e sudafricani (3). Il loro numero continuerà a salire fino a raggiungere le 116 presenze nell’aprile del 1943 con: 82 ufficiali superiori inglesi, 2 soldati canadesi, 2 sottufficiali australiani, un ufficiale e un sottufficiale canadesi, 7 sottufficiali neozelandesi, 2 ufficiali e 15 sottufficiali sudafricani bianchi, un ufficiale indiano e 2 americani.
Quello di Villa Ascensione fu sicuramente tra i migliori campi per prigionieri di guerra istituiti in Italia. Un ufficiale neozelandese ricorda che:
Nella mensa i tavoli erano apparecchiati con tovaglie bianche e stoviglie nuove.
Effettivamente agli ufficiali e ai loro sottoposti sembrava quasi di stare in “villeggiatura”. A loro era consentito poter uscire dal campo per andare a messa, di poter usufruire degli spazi esterni dove giocavano anche a croquet e, nella buona stagione, di poter fare il bagno al fiume. Furono organizzati anche dei corsi di lingua in italiano, francese, tedesco e arabo. Le lezioni erano tenute da un sacerdote militare anch’esso internato. Solo alcuni piccoli inconvenienti erano dovuti alla mancanza di vestiario e alla scarsa illuminazione di alcune stanze.
Nel giugno del 1943 i britannici e gli americani furono tutti trasferiti in altre strutture e a Villa Ascensione furono destinati ai prigionieri ufficiali greci che erano considerati internati civili. Dopo l’8 settembre 1943 riuscirono a fuggire e alcuni di essi si unirono alle formazioni partigiane della zona.
Nel dicembre del 1943 la struttura fu utilizzata dalla Rsi come sede del Distretto militare di Arezzo.
Al termine del conflitto vi saranno ospitate alcune famiglie di sfollati e per un breve periodo sarà utilizzata anche come appendice dell’Ospedale di Poppi. Nel 1946 sarà riconsegnata al Conservatorio della Divina Provvidenza di Roma che l’ha poi destinata a Casa di riposo per anziani.
Fonti archivistiche
- Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione Generale Pubblica Sicurezza, A5G, II GM, bb. 116, 117, Verbali e Notiziari della Commissione Interministeriale per i Prigionieri di Guerra
- Archivio Centrale dello Stato, Onorcaduti b. 1
- Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, H8, b. 79
- Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, L10, b. 32
- Archivio Ufficio Storico Stato Maggiore dell’Esercito, N1-11, b. 667, 840
- The National Archives, WO 224/114
Bibliografia
- Catalogo della mostra sui campi di concentramento nella provincia di Arezzo. Villa Oliveto, Villa Ascensione, Renicci, Laterina, Centro di documentazione “Villa Oliveto” Civitella in Val di Chiana, presentazione di I. Biagianti e Leonardo Paggi, s.l., s.d. (2003)
- Absalom R., A Strange Alliance. Aspects of escape and survival in Italy 1943-45, Firenze, Olschki, 1991 trad. it. L’alleanza inattesa. Mondo contadino e prigionieri alleati in fuga in Italia (1943-1945), Bologna, Pendagron, 2011
- Brezzi A. (a cura di R. Brezzi, Associazione nazionale combattenti e reduci, Sezione di Poppi – Arezzo), Teodoro il greco: un ellenico nella resistenza in Casentino, Firenze, Consiglio regionale della Toscana, 2018. Pagine: 35-40
- Brezzi A. (a cura di), Poppi 1944: storia e storie di un paese nella Linea Gotica, Firenze, Consiglio regionale della Toscana, 2018. Pagine: 61-64
- Insolvibile I., I prigionieri alleati in Italia 1940-1943, tesi di dottorato, Dottorato in "Innovazione e Gestione delle Risorse Pubbliche", curriculum “Scienze Umane, Storiche e della Formazione”, Storia Contemporanea, Università degli Studi del Molise, anno accademico 2019-2020,
- Wynne Mason W. , Prisoners of War: Official History of New Zealand in the Second World War, 1939-1945, London, Oxford University Press, 1954
Risorse online
- https://archives.msmtrust.org.uk/?s=poppi , in archives.msmtrust.org.uk
- http://www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=219, in campifascisti.it
- https://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub4089.pdf , in consiglio.regione.toscana.it
- https://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/eda/pubblicazioni/pub4086.pdf, in consiglio.regione.toscana.it
- http://www.storiaememorie.it/villaoliveto/Home.htm, in storiaememorie.it